Allattamento al seno : fino a che età è consigliabile?
Partiamo da un dato certo: l’allattamento al seno fa bene sia al bambino che alla mamma.
Allattare al seno, tuttavia, è molto impegnativo, soprattutto per le mamme che lavorano, e a volte può ingenerare ansie, rendendo la naturalezza della pratica molto più complicata di quanto non sia in realtà.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l’allattamento al seno per i primi 6 mesi di vita del bambino. Fino a 3 anni, poi, consiglia di mantenerlo integrandolo con gli altri cibi.
Un tempo così lungo di allattamento può suscitare qualche perplessità. E’ largamente diffusa, infatti, l’opinione che a un certo punto il latte materno diventi acqua e dunque è necessario sospendere l’allattamento perché non nutre più il bambino. In realtà non è vero.
La ghiandola mammaria della specie umana si comporta esattamente come quella degli altri mammiferi: fintanto che c’è un “cucciolo” che succhia, la ghiandola produrrà latte.
La peculiarità del latte materno è la sua unicità e originalità: modifica, infatti, la sua struttura continuamente, anche durante una stessa seduta di allattamento. Ciò ha lo scopo di garantire al bambino la completa soddisfazione delle sue esigenze nutrizionali e la stimolazione immunitaria. Cioè, il latte ha le sostanze che servono al bambino esattamente nel momento in cui servono.
I benefici dell’allattamento al seno
Nel latte materno sono presenti tutti i componenti nutritivi: proteine, lipidi, zuccheri, sali minerali, vitamine. Il latte materno contiene tutti i nutrimenti, le difese e i componenti necessari per la crescita.
I benefici dell’allattamento al seno hanno effetto anche a lungo termine contro patologie tipiche dell’età pediatrica e adulta come: infezioni delle vie urinarie, allergie, asma, diabete, sclerosi multipla, linfomi, obesità, artrite reumatoide, ipertensione e alcune malattie cardiovascolari, appendicite, arteriosclerosi, ecc. L’allattamento al seno determina effetti positivi anche a livello neurologico. Nei bambini allattati al seno più a lungo, infatti, si riscontra un migliore sviluppo generale a livello linguistico e cerebrale.
I benefici di un allattamento duraturo coinvolgono direttamente la donna stessa, tutelandola dal carcinoma mammario e dall’osteoporosi.
Un consiglio
A volte accade che il bambino abbia difficoltà ad attaccarsi al seno perché il capezzolo è troppo piccolo o troppo grande. Oppure che inizialmente la ghiandola mammaria non produca latte a sufficienza. Ebbene, in questi casi occorre avere pazienza e non cadere nella tentazione di passare all’allattamento artificiale, ma occorre attaccare il bambino con più frequenza e più a lungo possibile.
Il vostro pediatra saprà sempre darvi il consiglio giusto.